domenica 16 ottobre 2016

Prodotti Coop scoprono l'origine..


Su la rivista per i soci Nuovo Consumo sul Numero 260 è presente un articolo molto interessante, che voglio riportare in forma integrale per una consultazione diretta. L'articolo è di proprietà di Unicoop Tirreno ma è interessante leggerlo..




 


Da fonte originale:
Nuovo Consumo 260 - 10/2016

sabato 1 ottobre 2016

Coop il franchising che vorrei...ma sarai mai possibile?

Dalle due foto che ho postato, che debbono solo far pensare il lettore, si evince che in Italia ci sia un'offerta superiore alla domanda di marchi di supermercati, il consumatore alla fine non è più fidelizzato e naviga in cerca dell'offerta migliore e quella del momento. Si possono notare anche molti marchi che sono in via di estinzione, assorbiti, o del tutto morti. Un esempio è la Standa di berlusconiana memoria. Billa che non è presente più in molte parti della nostra penisola, come Despar e come Sigma, sostituite in molte parti dal marchio emergente Simply.
Insomma per i nostri bisogni alla fine c'è davvero l'imbarazzo della scelta.. Non vi pare?
Dopo la crisi di fedeltà al brand, dopo la speculazione dell'Euro sulle tasche dei consumatori, il vorticoso aumento dei prezzi generalizzato, con l'inizio della crisi economica, la stagnazione dei consumi, e delle espansioni, giunge una domanda al socio di Coop... Che ha visto 5.000.000 di soci scomparsi, non per disabuitazione, ma per defezione naturale, infatti si sono estinti anche loro, questi non sono mai stati sostiuiti da altri consumatori,  quest'ultimi trattano Coop alla pari di altre mere catene. Dove valori ed etica sociale, forse prendono anche più piede, in taluni rari casi. O si ha una conformità di tutti brand sotto lo stesso stile commerciale asettico ed interessato solo al portafoglio?.
Dopo la crisi di consumatori fedeli, il crollo di valori ed eticità,  un modo di porre valori diversi nello stile di Coop è avvenuto e solo pochi ancora credono che davvero in Coop ci siano dei valori di qualsiasi natura. Delusione totale?..


Guardando questi pannelli con tanti brand l'idea che questo blog porta avanti da tempo , fin da tempi non sospetti, è il discorso del franchising cooperativo. Dove in pochi punti si spiegare come si articoli:

1) - In un ambito di pseudo espansione in nuovi mercati Coop si dovrebbe dirigere la propria espansione verso l'estero, in terre proficue e redditizie e non di scarsa utilità come in passato ha fatto.
Si preferisca  Europa del Nord, Europa dell' Est ed in tutte le parti del mondo dove i valori etici della Coop possano essere smerciati e su cui ci sia alta redditività.

2) - Individuate le persone fisiche che rappresentino Coop nel mondo creare per loro una cooperativa dove tutti debbono rispondere  chiamata,  Associazione Coop Franchising o simile.

3) - Selezionare delle entità cooperative e non, del luogo, concendendo il marchio e l'uso delle strutture di negozio e prodotti a marchio, il cosidetto franchising,  Offrire solo lo stile di Coop.
Luoghi e strutture sono direttamente di proprietà della persona fisica del posto che aderisce a
Coop Franchising Association

4) - Coop potrebbere vendere formazione, stile, professionalità, arredamenti, prodotti a marchio
guadagnare  d'immagine e rinsaldarsi in maniera positiva sul territorio..

Non posso più scrivere più di tanto, non sono tanto dentro al mondo di Coop, ma ho sempre un pallino in mente quello di avere una cooperativa più forte, più europea, più conveniente sia in qualità che in prezzi. Ma sarà solo un sogno???

Coopvoce che delusione sei come call Center!..Qualità come il numero di selezione (0= zero)


 E' molto che non scrivo qualcosa su questo mio blog, personale, indipendente e di libero pensiero
sul mondo di Coop ed i suoi prodotti.  Beh!..Scrivo spesso molto a favore,  questo mi fa passare
per un partigiano, e non un consumatore obbiettivo, come sono!.
Per rassicurare i miei detrattori, non posso che raccontare la mia avventura con il 188 di Coopvoce.
Il Call Center di Coopvoce risponde al numero 188, si presenta come un classico call center, dove si vuol offrire un servizio, già in maniera diretta , senza il filtro dell'operatore,  Appena collegati, infatti, possiamo conoscere crediti, nostra storia, piani tariffari, e tante altre opzioni semplicemente digitando qualche numero dalla testiera, un servizio di compendio che fa in maniera ottima anche il numero
del Fai da te, il 43...ed il resto. Che chi è socio Coop e consumatore di Coopvoce conosce anche bene.


Sono qui a selezionare dal tastierino del mio tablet, chiamando con il numero Coopvoce,  ma le opzioni in automatico non fanno al caso mio , quindi mi decido a premere il tasto 0, quello per parlare con un operatore, tenete conto che siamo nella mattina di sabato , inoltrata e che il servizio dovrebbe essere online 24h. L'attesa è medio breve, la cosa mi soddisfa e si collega subito con l'operatore 
IT0090, che si qualifica con il nome, che non ripeto, e che in maniera molto poco professionale, spazientita, ed ostile mi apostrofa subito.. Mi chiede le cose e non capisce, quindi vorrei spiegarle perchè la chiamo, ma in maniera chiara e ripetitiva, mi sottolinea : ''Non mi faccia la cronostoria, non m'interessa!''...Non mi ''faccia la cronostoria non m'interessa, mi dice cosa vuole?''
La cosa mi ha fatto drizzare molto le mie antenne, e le chiedo di una configurazione del tablet,  e lei mi fa capire che non interessa il motivo per la mia chiamata,..Stufo dopo minuti di conversazione sterile ed ostile, gli attacco dicendo che non mi può risolvere la mia problematica perchè maleducata e del tutto inappropriata alla mansione a lei assegnata...


Dopo qualche minuto, ripreso dallo stress, riprovo a chiamare, per sapere come configurare un tablet Mediacom e ricompongo ancora il 188, aspettando il menù di presentazione e premendo poi il tasto 0.
Risponde stavolta IT00126, qualificandosi stavolta trovo un'operatrice un po' più professionale, e tranquilla, disponibile, che fa fatica a rispondermi perchè dice che mi sente male, cosa non reale.
Io allora mi metto ad urlare e lei mi dice: Signore perchè urla?..Direi che la risposta alla domanda porta da lei è davvero esauriente. Insomma alla fine mi prende una prenotazione con il tecnico Coopvoce che mi contatterà al più presto e questo era in mattina verso le 12.

Ore 15 mi squilla il telefono da un tecnico della TIM, mi chiama con il 119 , mi chiede il problema e spiego il tutto, mi fa capire che so più io di lui, la cosa mi fa stringere le braccia, spiego tutto ed alla fine mi dice che lui non può fare niente e che solo l'Assistenza del mio Tablet potrà risolvere il problema...

Questo è stata la mia esperienza con il Call Center di Coop voce, che ne pensate ?.. Io mi sono trovato molto male, mi ha soddisfatto poco e nulla, solo il tecnico e la seconda operatrice si sono educatamente tirati fuori dai problemi proposti dal sottoscritto. 
Davvero molto triste..
Coopvoce  nel front office ,a mio avviso andrebbe migliorata moltissimo con una profilazione degli operatori di qualità sufficiente per i clienti, Ma questo sembra non avvenire..

Delusione